Il percorso pittorico di Vladan Petrovic è legato alla natura, all’ambiente, ai paesaggi, alle loro mutazioni e trasformazioni cicliche e stagionali. Egli ne cattura l’essenza attraverso il colore e le varie gamme di sfumature cromatiche, con un stesura esperta delle partiture e una capacità tecnica matura. Nei quadri si colgono intense vibrazioni timbriche e scaturisce un impatto emozionale di alto spessore lirico. Ai “luoghi dell’anima” ritratti dall’artista, viene affidato con serenità il suo spirito, che si unisce emblematicamente a ciò che immortala e offre una nota aggiuntiva di plus valore all’impianto narrativo. Ogni pennellata è minuziosamente studiata per dare la migliore resa d’effetto scenico e donare alla composizione una variegata alchimia di tonalità chiaroscurali, d’immediato impatto visivo. Le immagini descrivono ambienti e contesti incontaminati, scorci e angoli idilliaci di “Paradiso terrestre” da ammirare e contemplare nella loro meraviglia assoluta, con rispettosa devozione.

Elena Gollini – curatore d’arte e giornalista
Spoleto Arte incontra Venezia a cura di Vittorio Sgarbi

Vladan Petrovic riprende l’antica arte del paesaggio e la fa sua, riproducendo la realtà e l’ambiente circostante con una perfetta padronanza descrittiva. Le immagini celebrano la bellezza e sono calate dentro un’atmosfera quasi incantata, dentro un sipario scenico atemporale, accentuando l’effetto di suggestione emozionale. La timbrica delle gradazioni cromatiche è calda, permeante e viene avvalorata dall’utilizzo della luce e dei giochi chiaroscurali, che rendono più incisivo il tratto scenico. Il disegno segue una bilanciata proporzione dei volumi e degli spazi e denota una preparazione progettuale accurata ed eseguita con un’azione sicura e decisa. Le composizioni non vogliono soltanto illustrare in modo fotografico, ma sono orientate a innescare un’interazione compartecipe con il fruitore e ad accendere la sua fantasia, la memoria, il desiderio di immaginare, sognare, spingersi e guardare oltre il visto e il conosciuto, recependo incipit dal mondo reale e riportandoli tra le pieghe e gli anfratti dell’anima e del cuore.

Elena Gollini – curatore d’arte e giornalista
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